COMUNICATO STAMPA
LEO DIVENTA GRANDE
La Casa di Leo a Treviolo si amplia e potrà accogliere fino a 18 famiglie in contemporanea
CASA DI LEO – Presentato al Senato della Repubblica il progetto “Leo diventa grande” promosso da EOS aps per l’ampliamento di Casa di Leo, la struttura di Treviolo che dal 2018 accoglie i pazienti pediatrici in cura al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e le loro famiglie.
“Casa di Leo è una casa lontano da casa – ha illustrato Susanna Berlendis, Presidente EOS – Casa di Leo – dall’esperienza della mia famiglia e dall’esempio di vita di Leonardo è nata la nostra Casa che ha accolto ad oggi oltre 100 famiglie. La nostra realtà vuole dare un sostegno in un momento difficile come la malattia di un figlio. Voglio ringraziare la Sen. Alessandra Gallone, in qualità di presentatrice dell’emendamento che ha stanziato in legge di bilancio 400.000€ fondamentali per dare avvio alle attività. Con lei voglio ringraziare i componenti della commissione Bilancio e Finanza del Senato che hanno accolto la proposta e il Dipartimento del Terzo Settore del Ministero del Lavoro con cui stiamo costruendo proficui rapporti di collaborazione”.
“Collaborare con una realtà come Casa di Leo è fondamentale per dare una migliore qualità di cura ai pazienti ricoverati nel nostro reparto – ha illustrato il Prof. Lorenzo D’Antiga, primario unità operativa pediatrica Ospedale Papa Giovanni XXIII – Per noi avere una struttura che accoglie, aiuta, sostiene le famiglie e permette loro di stare vicine all’Ospedale fa la differenza nelle cure. E’ un reale sostegno al nostro operato, indispensabile per rispondere alle esigenze dei bambini che vengono da lontano.”
L’AMPLIAMENTO – Il progetto di ampliamento prevede costi complessivi per 5,5 mln di euro “Ci proponiamo di raggiungere l’obiettivo della raccolta fondi con diverse fonti di finanziamento: sostegni istituzionali e bandi pubblici e privati, donazioni dirette, sconti sulle opere da parte delle imprese che realizzeranno l’ampliamento – ha spiegato Michele Morghen, componente direttivo Casa di Leo – Ad oggi abbiamo già acquisito il terreno per 600 mila euro e la raccolta prevede l’obiettivo di 1,2 mln di euro entro fine anno. Grazie al contributo del Senato siamo sulla strada giusta.”
L’arch. Fabrizio Viola, estensore pro bono del progetto, ha esposto tecnicamente l’ampliamento che sarà realizzato in continuità con l’attuale struttura “Saranno tre piani, uno interrato e due fuori terra, per un totale di 4600 mq divisi in nuove zone servizi per 1600 mq, 10 stanze con bagno privato di 23 mq, 2 nuovi bilocali di 57 mq, un trilocale di 74 mq, nuovi spazi comuni per 400 mq e 68 mq di spazi amministrativi. Inoltre ci sarà grande attenzione anche alla vivibilità degli spazi esterni come occasioni ulteriori di incontro e socializzazione delle famiglie. L’intero edificio sarà in classe A come l’attuale.”
CASA DI LEO OGNI GIORNO – Casa di Leo ha però moltissime attività, grazie ai 140 volontari “I volontari vengono formati e seguiti da una psicologa – ha spiegato Sabrina Locatelli, componente del direttivo di Casa di Leo – Anche le famiglie sono seguite e sostenute da un percorso psicologico, poiché la malattia di un figlio mette alla prova tutte le dinamiche familiari. Inoltre, una pedagogista segue i bambini, in collaborazione con la pedagogista dell’Ospedale per un percorso di cura che segua il bambino e non si interrompa con la dimissione e nei casi di necessità viene affiancata da una psicomotricista. Ogni settimana una insegnante fa corsi di alfabetizzazione per i genitori, per aiutarli nella gestione dei rapporti con il personale sanitario.
IL SOSTEGNO DEL SENATO “L’ampliamento della Casa di Leo è la prosecuzione di un sogno che è stato realizzato da due genitori straordinari, Susanna e Michele, capaci di trasformare un dolore indescrivibile, come la perdita di un figlio, in una opportunità”. Lo ha detto la senatrice di Forza Italia, Alessandra Gallone, intervenendo in Senato alla conferenza stampa di presentazione del progetto. “La struttura di accoglienza ospita genitori di bambini lungodegenti ricoverati presso l’ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo che provengono da tutte le parti d’Italia e dall’estero. Oggi, grazie all’impegno di tante donne e uomini di buona volontà, la Casa di Leo può diventare ancora più grande ed accogliere altre famiglie. Con l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio, a mia prima firma, il progetto ha ottenuto un fondo che rappresenta però solo una parte delle risorse necessarie a realizzare 10 nuove stanze, due bilocali e un trilocale oltre a nuovi spazi comuni di 400 mq. Un progetto ambizioso che può concretizzarsi anche grazie alla presenza di volontari e professionisti e alle stesse famiglie che fanno della condivisione un punto di forza. Leo, che aveva una malattia sconosciuta e ha perso la vita a 10 anni, ha lasciato un’eredità inestimabile fatta di amore, solidarietà e generosità. A noi – ha concluso la senatrice – il compito di darle un futuro”